Se è vero che il linguaggio crea un mondo, esistono alcune parole che meritano di essere rottamate.14/3/2022 "Lavoratore Dipendente". Vi rendete conto che stiamo legittimando l'uso di sostanze stupefacenti? E poi: se in azienda esistono i lavoratori dipendenti, cosa ne è di quelli "indipendenti"? Giusto: fanno una brutta fine...
Il cartellino, direbbe Freud, indica che la personalità si è bloccata allo stadio anale. Detto questo, si tratta di capire se stiamo parlando della personalità del lavoratore oppure del suo responsabile. Oppure di entrambi?
"Vuoi tu prendere come tua legittima/o dipendente la qui/il qui presente…, per amarla (?), onorarla (?) e rispettarla(?), in salute e in malattia, in ricchezza (dipende dal contratto) e in povertà (più probabile), finché pensione non vi separi?"
Lo so, ci sono problemi più gravi a cui pensare: prima il Covid, ora la guerra, domani il 7G... Mi raccomando: mai un minuto per riflettere criticamente su quanto succede, d'accordo? Le famose armi di "distrazione di massa"...
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Accadde durante la pausa di un corso di formazione. Un capoturno addetto alla manutenzione di impianti industriali mi prese in disparte, come se volesse rivelarmi un segreto. In effetti, lo era per davvero. “Il nostro capo non ci ascolta e ci tratta con superiorità” “Mi spiace. Secondo te, cosa lo spinge a comportarsi in questo modo?" “Deve raggiungere gli obiettivi risparmio voluti della Direzione, anche se sappiamo che sono sbagliati. E quando richiediamo la sostituzione di un pezzo, perché non ci sono più margini di intevervento da parte nostra, ci critica e basta, senza darci nessuna spiegazione” “ E tu, come ti senti?” “Trattato a pesci in faccia. Per cui ora, per esempio, se una pompa rischia di andare in blocco, faccio finta di niente e attendo che il danno diventi sempre più grave, fino alla rottura della pompa stessa” “Scusa, non sono sicuro di avere capito...Mi stai dicendo che ti vendichi in questo modo? “Sì” “E quanto costa sostituire una pompa?” “Tra i 25mila e i 30mila Euro.” Alcune considerazioni:
Se fossi il consigliere di fiducia dell'Amministratore Delegato della multinazionale "Future and Humanity", quali sarebbero le prime cose che sottoporrei alla sua attenzione?
- ecc. Abbiate pazienza, non ho più spazio per scrivere! - E "loro"... gli Azionisti, massima espressione del liberismo economico, quali spazi di libertà concederebbero al nostro caro Amministratore Delegato? - Quale visione del futuro sarebbero disposti a costruire? "Chiunque abbia l’esclusivo controllo sui mezzi deve anche determinare quali fini debbono essere realizzati, quali valori debbano venir considerati come superiori e inferiori: in breve, cosa gli uomini devono credere e a che cosa aspirare" (F. Von Hayek, La via della schiavitù, p.144). Lo "smart working" è stato sdoganato in Italia soltanto grazie alla pandemia. Prima di allora, le aziende non concepivano nemmeno lontanamente la possibilità di una chiamata Skype come alternativa ad un incontro in presenza, per esempio con un fornitore. Please, be humble... - Il mondo HR è di fronte - come diciamo da molto tempo - ad una grande occasione: contribuire ad una profonda ri-umanizzazione delle nostre organizzazioni. - Sarebbe miope occuparsi esclusivamente dello smartworking in termini di processi aziendali e vincoli normativi, dimenticando invece il substrato antropologico che alimenta e rende possibile questa forma di organizzazione del lavoro. - Facciamo appello alle Direzioni HR più sensibili e consapevoli della loro funzione, di condurre al più presto ricerche sul campo per valutare l'impatto che la pandemia e i lockdown hanno avuto sullo stile di vita ed il benessere psico-fisico del loro personale.
- Sono ricerche in sè poco onerose. Non c'è bisogno di investire chissà quale voce di budget. Ma dipende ovviamente dalla competenza professionale e metodologica dei consulenti. Si deve partire da una meta-analisi e ricavare gli indirizzi di ricerca, le variabili da indagare, ecc. Non voglio tediarvi con i dettagli tecnici. Il vostro tempo è prezioso. Ma si può fare. Subito. Velocemente.
- Perdonate il tono polemico di queste mie note. Si tratta di passione per il nostro lavoro di consulenza e rispetto professionale per chi lavora nel mondo HR. E non solo HR. Buona giornata. Per chi volesse saperne di più, qui il riferimento ad una preziosa ricerca italiana per inquadrare la questione del disagio psico-sociale nelle organizzazioni in modo adeguato. https://lnkd.in/dZgznEuD Li ignoriamo e li trattiamo - nel migliore dei casi - come "brave ragazze, bravi ragazzi", ma quando parliamo con loro diventiamo "paternalisti" e "vintage" (così venne definito il mio vecchio Iphone da una giovane addetta di un Apple Store). Si chiama Gen Z. Oltre 10 milioni di giovani tra gli 11 e i 25. Sono i nostri "adolescenti", ma una buona fetta si sta già affacciando al mondo del lavoro.
Questi giovani vivono in un mondo completamente mutato. Occorre capirli a partire da questa "cornice" di riferimento. Comprenderli senza "giudicarli".
Le organizzazioni pensano a tutt'altro e quando li assumono per uno stage oppure un percorso di apprendistato, spesso li trattano con sufficienza. "Ah, no! Questo non è vero. Noi facciamo questo e quest'altro per loro!". Davvero? - Se fosse veramente così, se li conoscessimo veramente, faremmo loro discorsi completamente diversi da quelli triti e ritriti dei nostri "valori aziendali", del nostro "brand" e delle nostre "strategie di mercato". - Indossiamo tante "mascherine mentali "per evitare il contatto ravvicinato con loro, con i loro valori e le loro inclinazioni.
A Gennaio 2022 è in arrivo un nuovo vaccino "mentale". Sarà distribuito dalla "Innovative Thinking". I centri vaccinali saranno presenti in tutte le organizzazioni. Regole di accesso:
- cos'è il pensiero scientifico? - cosa si intende per metodo scientifico? - ciò che non è dimostrabile, significa che non esiste? - qual è la differenza tra pensiero Unico, Pensiero Debole, Verità Assoluta e Verità Relativa? Tempo a disposizione: 15 minuti "Ehi, ma cosa stai scrivendo? Mi fai perdere tempo! Va bene, forse ho capito cosa vuoi dire... ma in ogni caso, in azienda non abbiamo tempo per fare queste cose. Noi dobbiamo produrre". Esatto Non abbiamo tempo. In TV non c'è tempo. Nella vita non c'è tempo. E quando si sviluppa una riflessione interessante, è ora di lanciare la Pubblicità. Siamo sempre interrotti da qualcosa: whatspp, notifiche, telefonate, zoom, meet, call center, mail Nel 2022 celebriamo l'anno del Pensiero indomito e paziente per riumanizzare le organizzazioni e le nostre vite. Vacciniamoci per il nostro bene. Non sono previsti richiami. Ma potremmo anche sbagliarci, perchè così procede la Scienza. Cristo nasce nudo. La sua rappresentazione iconografica lo ritrae nella più assolutà povertà. Nasce alla periferia della città, in un luogo modesto e senza fronzoli. La mangiatoia è il simbolo per antonomasia della Natività. Al di là degli aspetti religiosi, mi colpisce tuttavia il rapporto tra il Natale e la figura di Cristo che perfora con la sua nudità la "maschera" con la quale ogni giorno ci proteggiamo dal rischio di essere "contagiati" dalla presenza dell'Altro. Non sto parlando del Covid, ma di un virus ancora più pericoloso: l'amore e il rispetto per l'altro. Sì, perché se io guardo l'Altro nella sua nudità, se lo ascolto per davvero, posso riconoscere in lui la mia essenza di essere umano. E quindi scoprire che io e lui siamo uguali, seppure diversi. Allora, chiediamoci: siamo capaci di essere "autentici" nelle organizzazioni in cui lavoriamo? Siamo capaci di essere "nudi" e dire la verità, per quanto talvolta questa possa essere scomoda oppure semplicemente disarmante?
Questo significa essere "nudi". Questo significa essere "coraggiosi" nella relazione con l'Altro. I più recenti contributi sulla leadership ci parlano della necessità di aumentare la qualità e la profondità delle relazioni in azienda. Si parla di "courageous conversations", cioè di sapere imbastire dialoghi diversi, intimi e in grado di superare l'azzimata facciata di tante conversazioni che avvengono nei contesti professionali. Una riflessione laica sul Natale potrebbe partire proprio da questo punto: sono capace di rimanere in contatto con la mia essenza, con la mia nudità nonostante i titoli, i ruoli e le onorificenze che esibisco davanti agli altri? La cultura organizzativa impatta sui processi interni e sui risultati economici. Ma cos'è la cultura organizzativa di un'azienda, di una scuola, di un ospedale? Una definizione pragmatica che ci offre l'Analisi Transazionale Organizzativa è la seguente: "La cultura è come siamo abituati a fare le cose qui da noi...". Accade sovente che il "come si fanno le cose" sia uno dei principali ostacoli al cambiamento e al raggiungimento degli obiettivi strategici. In questo caso, la cultura organizzativa è "appiccicosa", come la colla.
Sì, ma occorre tempo, risorse adeguate e soprattutto una sensibilità socio-antropologica che spesso le persone in azienda non hanno. Siamo troppo assuefatti all'idea che con uno schiocco di dita si possano risolvere i problemi legati al fattore uomo (soft variables).
No. Chi dice il contrario, dimostra una scarsa esperienza sul "campo". Esistono semmai diversi schemi di intervento, che richiedono tuttavia forte apertura alla interdisciplinarietà e l'umilità di modulare le azioni in base alle reazioni del "sistema organizzativo" nel suo complesso.
Finalmente, una buona notizia per gli appassionati del "fast thought": no! "Alcune scene possono colpire la sensibilità personale. Vi raccomandiamo di proteggere i bambini". Il post sul feedback sta girando tra gli appassionati del genere e ci sono stati anche commenti molto interessanti che riprenderemo. Una cosa però è lì davanti agli occhi e nessuno se ne accorge. Come direbbero gli inglesi: c'è un elefante nella stanza... Si parla ovunque di come dare un feedback ai collaboratori.
Quando si parla con gli HR Director di introdurre un sistema di "valutazione" dello stile manageriale (il cosiddetto feedback 360), si vedono delle reazioni che sarebbero degne di essere immortalate da una telecamera. Per non parlare poi della "trigonometria" applicata alla Direzione delle Risorse Umane, che cerca soluzioni non proprio a 360°: - possiamo fare un feedback 180°? Sarebbe meglio, i nostri manager non sono ancora pronti... (e quando lo saranno? pensa il consulente in cuor suo) - Se facessimo invece 270°? (certo, ma perché non calcolare anche la derivata prima di un feedback 360°? In fondo, stiamo parlando di una funzione trigonometrica...) Suvvia, facciamo le cose sul serio o vogliamo continuare con questa pantomima? La cultura del feedback è una cosa seria e riguarda le persone e i risultati aziendali. Siete davvero capaci di essere all'altezza del vostro ruolo? "Pensavo fosse un feedback e invece era un boomerang"... Cavallo di battaglia dei consulenti, ossessione dei manager italiani e fonte di preoccupazione per i collaboratori. Quante parole sono state dette e scritte sul feedback? Quante volte avete intuito che dietro questa favola aziendale dei feedback qualcosa non torna? Che c'è qualcosa di più profondamente umano che pochi si degnano di raccontare? Qui sotto un brevissimo "glossario" per smascherare ciò che la retorica sul feedback ci nasconde: "Mi dai un feedback?" = mi fai sapere cosa ne pensi? "Voglio darti un feedback!= Oh, God, please don't do it! :-) "Fai le cose bene, però sai... potresti migliorare" = in pratica, non sarà mai abbastanza quello che fai... "Vuoi un feedback?"= Ma anche no!!! altro... ? E intanto il feedback gira nelle organizzazioni e come un boomerang torna indietro... attenzione a come dai il feedback, può fare male! |
AUTORIAlberto Agnelli Archives
May 2022
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