Il "confine relazionale" è una sorta di pelle psicologica che separa Me da Te. Siamo capaci di gestire in modo adeguato quanto succede lungo questa immaginaria frontiera? La risposta a questa domanda ci porta dritti al cuore di un tema assai dibattuto all'interno delle organizzazioni: l'impatto, cioè, del mio stile relazionale verso i colleghi di lavoro (oppure verso i fornitori e i clienti). - Per quanto sia utile comprendere che ciascuno di noi ha uno stile specifico per entrare in contatto con gli altri, spesso riconducibile ad un modello osservabile (pensiamo per esempio al modello degli "stili sociali"), è anche vero che al di sotto dello strato "superficiale" dei nostri comportamenti, si nascondono i nuclei più profondi della nostra personalità; quelli forgiati dalle nostre esperienze primarie di contatto con gli adulti significativi (genitori ed altre figure di riferimento), che sono particolarmente resistenti al cambiamento. Un esempio: alcune persone faticano a stabilire un contatto aperto e coinvolgente con i loro colleghi. Di solito queste persone sono percepite come fredde e distaccate e il passo verso un giudizio negativo nei lori riguardi è breve: "lui/lei se ne frega di noi". - Queste persone possono anche frequentare dei corsi di formazione il cui obiettivo sia quello di sviluppare una maggiore "flessibilità" relazionale; di sicuro, male non fanno; ma chiedere a questi percorsi di compiere un miracolo, sarebbe un'aspettativa del tutto fuorviante. - Quando vogliamo capire da cosa dipendono i nostri "blocchi" profondi, il lavoro si deve spostare necessariamente su un piano più personale (psicoterapia e counseling). D'altronde, che la strada del vero cambiamento implichi un lavoro più profondo, ce lo ricorda anche l'invito agostiniano a "guardarci dentro": Il tuo Maestro sta dentro...è dall'interno che ci si fa udire la Verità. (Ep. 139, 15) Siamo in costante "estroflessione", protesi verso il mondo esterno, fatalmente esposti ai flutti del destino. Dove pensiamo di trovare un saldo riparo dalle intemperie, se non dentro noi stessi?
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AUTORIAlberto Agnelli ArchivesCategories
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