![]() Quando litighiamo con una persona, il nostro corpo subisce una vera e propria tempesta neuro-chimica, le cui tracce durano ore, se non addirittura giorni. - Il corpo, infatti, è una sorta di materasso "memory foam", che trattiene la tensione emotiva. Mal di testa, tensioni muscolari, bruxismo, respiro bloccato, gastrite sono spesso "segnali" di stress emotivo associati ad un conflitto non "risolto". - Se non possiamo "fare pace" con una persona, allora rimangono soltanto due strade:
Entrambe queste soluzioni richiedono un notevole impegno personale. Tuttavia i benefici psico-fisici derivanti da queste "pratiche" sono innegabili, soprattutto in considerazione del fatto che nulla può essere davvero superato in profondità, se non si "chiude" in modo giusto. Sappiamo dalle neuroscienze che sapere "fare pace", sciogliere i ricordi negativi e "andare avanti " sono azioni collegate all'area della corteccia insulare. - Non dobbiamo perciò essere necessariamente "buoni", per pensare ad una gestione "adulta" del conflitto. Si tratta innanzitutto del nostro benessere, del nostro "fegato".
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AUTORIAlberto Agnelli ArchivesCategories
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