![]() Se hai provato negli ultimi tempi una sensazione strana, che non si può chiamare nè tristezza nè abbassamento del tono dell'umore, ma a cui però non sai dare un nome, forse c'è una risposta. Questa strana sensazione è stata chiamata "languishing": manca lo slancio, la vitalità, la voglia di fare. Insomma, una condizione che a scuola avrebbero valutato da 6-. Vabbè, voi direte, è soltanto svogliatezza. Perchè scriverci sopra un post? - Il "languishing" è in realtà assenza di benessere, indifferenza, stagnazione. E' mancanza di gioia e di scopi. E' la pianta che appassisce lentamente per mancanza di nutrimento. Non sta vivendo bene, sta sopravvivendo. Sono gli effetti della pandemia, che ci ha sottratto la possibilità di pensare al futuro. Corey Keyes, sociologo e psicologo americano, da anni studioso della cosiddetta "psicologia positiva", con il termine "languishing" tratteggia un sentimento che è emerso da alcune sue ricerche e che potrebbe perdurare anche nel corso del 2022. Cosa fare? Keys ci offre alcuni spunti, che noi ci permettiamo di arricchire:
Riumanizzare la nostra vita e i luoghi di lavoro è la strada maestra per recuperare quella linfa vitale che la paura del contagio ha progressivamente ridotto. Sì, ma facciamolo davvero, forza!
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AUTORIAlberto Agnelli ArchivesCategories
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