![]() Prima o poi, ci rendiamo conto che volere sempre pianificare gli eventi della nostra vita, è soltanto un'illusione. Siamo culturalmente impreparati ad accogliere questa evidenza. Ci spaventa l'idea di essere cavalieri alla guida di un cavallo che può sbalzarci a terra da un momento all'altro. Eppure, se iniziassimo anche nelle organizzazioni a riflettere su alcuni princìpi che - ad esempio - il buddismo racconta in modo semplice e profondo, potremmo scoprire che possiamo "stare" ed abitare la complessità della vita attuale, sempre più segnata da un intenso ritmo di cambiamenti. Siamo bravi a descrivere il cambiamento, a concettualizzarlo in "formule" e modelli, specialmente se ci occupiamo di sviluppo organizzativo, coaching e "human resources". - L'acronimo VUCA ne è un esempio: volatilty, uncertainty, complexity, and ambiguity. VUCA significa che "là fuori non si capisce più nulla!". Tutto è diventato instabile e quindi bisogna partire da questo consapevolezza per gestire gli effetti di questo mondo "liquido", come diceva il sociologo polacco Zygmunt Bauman.
Se interiorizzo alcune scomode "verità" sulla mia vita -che i buddisti chiamano le "nobili verità"- allora diventa possibile attraversare pienamente il cambiamento, soprattutto quando è incessante e continuo. - "Todo cambia" - Mercedes Sosa "Cambia lo superficial Cambia también lo profundo Cambia el modo de pensar Cambia todo en este mundo" Buon ascolto
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AUTORIAlberto Agnelli ArchivesCategories
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